"Per un alpinista le vie nuove sono le sue opere d'arte.“

1958 - Marmolada. Anticima del Piz Serauta. Parete Sud. "Via Ezio Polo".

17 - 20 settembre. Con Toni Gross.
Questa fantastica parete era già stata tentata più volte e, ultimamente, da Oggioni e Aiazzi. Era stato l'amico Josve a parlarmene e con lui feci tre tentativi. Poi desistemmo. Ma mi era rimasto il dente avvelenato con il Serauta.
Con un nuovo formidabile compagno di cordata, Toni Gross appunto, di Meida in Val di Fassa, tornai a tentare quell'affascinante problema. Passando da casa sua, dissi a Toni di portarsi un manico di scopa e un piccolo seghetto a mano. Lui rimase sorpreso perché non poteva capire il motivo di quella richiesta. Ma lo sapevo bene io. Nell'ultimo tentativo mi aveva respinto una fessura troppo stretta per entrarci con un braccio e una gamba, ma troppo larga per i cunei. Ci sarebbe voluto un estensore meccanico, ma a me riusciva improponibile un simile artificio. Segai sul posto il manico di scopa a pezzi, che incastrai con attenzione nella fessura strapiombante riuscendo così a piantare un ottimo chiodo all'uscita, che lasciammo per eventuali ripetitori.
Un'opera che, complessivamente, mi ha impegnato per un mese contando i vari tentativi. Quando arrivammo in Valle Ombretta, scendendo dalla forcella a "V", levando lo squardo, mi sentii contento e allo stesso tempo rattristato perchè ora quella parete non poteva più suggerirmi quei pensieri e quei sentimenti di quando era ancora inviolata. Perché l'uomo, ovunque egli passi, rompe un incanto. Per sempre.

Piz Serauta parete dell'Anticima
Toni Gross
Ezio Polo

"Le scalate e le spedizioni sono descritte, in modo particolareggiato e in ordine cronologico, nel mio primo libro (ora introvabile) PILASTRI DEL CIELO.“