LE IMPRESE
Sopra Borgo Sacco, dove abita la famiglia Aste, sulle pendici del Monte Biaena, c'è la guglia di Castelcorno, una palestra di roccia ideale. Armando, di nascosto, si mette a imitare alcuni giovani di Rovereto che sul Castelcorno vanno ad arrampicare. La travolgente passione per la roccia lo afferra così, da autodidatta. Conosce quei giovani che, nel 1948, fondano il Gruppo Roccia e Alta Montagna «Ezio Polo» della SAT (Società Alpinisti Tridentini) di Rovereto.
La sua prima salita, ancora nel 1947, è sul Baffelan, nelle Piccole Dolomiti vicentine, per la via del Pilastro, con Sergio Dorigotti . Nel 1949, dopo la normale al Campanile Basso, in Brenta, Armando prende il volo: la sua straordinaria sensibilità per la roccia e 1'arrampicata lo portano in breve tempo a confrontarsi con le vie classiche più famose di allora. «Ero tutto nervi, di un'agilità naturale e mi sentivo tagliato per la roccia.»
Nel 1950 incontra Fausto Susatti: è un sodalizio che li porta lontano, a ripetere le vie più difficili delle Dolomiti come la "Costantini-Apollonio" al Pilastro della Tofana, la "Livanos-Gabriel" alla Cima Su Alto, in Civetta, la Vinatzer-Castiglioni alla Marmolada e, in Occidentali, la "Bonatti-Ghigo" al Grand Capucin (Monte Bianco).
Nel 1950 con Fausto Susatti apre una via in Val Gabbiolo sull'Ago di Nardis (Presanella).
Il Brenta, raggiungibile in bicicletta da casa, diventa il suo territorio d'elezione. Nel 1950 sale la "Steiger" al Croz dell'Altissimo con Mario Moser e il 15 Agosto (1950) fa la terza solitaria della Preuss alla parete Est del Campanile Basso dopo Preuss e Comici. Nel 1951 fa la seconda ripetizione della via che sulla Cima d'Ambiez hanno tracciato i suoi maestri ideali, Pino Fox e Marino Stenico.
Iniziano gli anni della ricerca delle vie nuove.
Aprì vie nuove di estrema difficoltà e di grande eleganza, con uno stile che privilegiava l’arrampicata libera:
1951 - Cima d'Ambiez. Parete Sud-Est. Nuova via tra la "Fox" e la "Stenico-Girardi" con Franco Salice.
1953 - in Brenta, con Fausto Susatti, Aste traccia una nuova via sulla Est della Cima Sud di Pratofiorito.
1953 - Prima solitaria della variante "Steger" al Croz dell'Altissimo.
1953 - Prima solitaria alla "Graffer-Miotto" allo Spallone del Campanile Basso e in vetta per la "via Pooli-Trenti" con discesa per la "Preuss".
1954 - Ancora con Fausto Susatti un'altra via nuova sulla parete Nord-Ovest della Punta Civetta ("Via di destra").
A determinare le sue scelte è un suo singolare intuito per la «via naturale», la linea più estetica, suggerita dalla logica e dalla struttura stessa della roccia dove si possa esplicare la sua arrampicata, elegante, mai aggressiva, possibilmente libera.
1954 - Prima solitaria in Civetta alla "Tissi-Andrich-Bortoli" alla Sud della Torre Venezia.
1955 - La nuova "Via della Concordia" sulla muraglia dell'Ambiez, con Angelo Miorandi e la cordata degli amici Andrea Oggioni e Josve Aiazzi.
1956 - Prima solitaria (26-27 agosto) della "Via della Concordia” sulla parete Est della Cima d'Ambiez.
Aste fu anche tra i protagonisti dell’alpinismo invernale.
1957 - Ripetizione della via "Carlesso-Sandri" alla Torre Trieste insieme ad Angelo Miorandi. Con questa salita ebbe inizio il periodo delle grandi invernali nel gruppo della Civetta.
1957 - Incontra Franco Solina. Assieme apriranno itinerari di grande difficoltà, mai prima affrontati in Dolomiti.
1958 - Punta Chiggiato sul Focobon (Pale di San Martino): parete Nord con Franco Solina.
1958 - Anticipa del Piz Serauta, parete sud (Gruppo della Marmolada) con Toni Gross, "via Ezio Polo".
1959 - Torre del Focobon, parete nord, (Pale di San Martino) con Josve Aiazzi.
1959 - Piz Serauta direttissima sud, "Via della Madonna Assunta" con Franco Solina.
1959 - Il Gran Diedro Nord del Crozzon di Brenta con Milo Navasa, via dedicata a Giulio Gabrielli.
1960 - Variante direttissima dell'anticipa del Serauta (Marmolada) con Milo Navasa.
1960 - Via nuova al Marguareis (Alpi Marittime), punta Oreste Gastone con Armando Bancardi.
1960 - "Via Fausto Susatti" allo spigolo Nord Ovest dello Spitz d'Agner Nord con Franco Solina e Josve Aiazzi.
1960 - Prima solitaria della "Via Buhl" alla Roda di Vael (Catinaccio).
1960 - Prima solitaria della "Via Couzy" alla Nord della Cima Ovest di Lavaredo.
1961 - Alpi Marittime, la via sullo Spigolo della cima Tino Prato al Marguereis con Armando Biancardi.
1961 - Spiz d'Agner Nord, Spigolo Nord-Est, prima ascensione, dedicata ad Andrea Oggioni, con Solina e Angelo Miorandi.
1961 - Ancora con Miorandi traccia la "Via Rovereto" sullo Spallone del Campanile Basso.
1961 - Con Marino Stenico, compie la prima ascensione dello Spigolo Sud-Est della Cima dei Mugoni (Catinaccio).
1962 - Prima Italiana alla Parete Nord dell'Eiger con Franco Solina, Lorenzo Acquistapace, e con la cordata di Mellano, Perego e Airoldi.
1962 - Cima Tosa parete Ovest "Via Città di Brescia” con Franco Solina.
1962-63 - Spedizione del CAI Monza alle Torri del Paine (Patagonia Cilena): Prima ripetizione “Via degli Inglesi” alla Torre Centrale. Torre Sud (ora Torre Padre Alberto Maria De Agostini) prima assoluta. Itinerario dedicato alla memoria di Andrea Oggioni.
1964 - "Via dell'Ideale" sulla Sud della Marmolada d'Ombretta (parete d'Argento) con Franco Solina.
1965 - Parete Sud della Marmolada di Rocca: "Via della Canna d'Organo" con Fanco Solina.
1966 - Spedizione alle Ande Patagoniche: tentativo alla Torre Innominata del Paine con F. Solina, Cesarino Fava, Filippo Frasson, Alberto Aristarain, Fausto Barozzi e Mario Castellazzo (tentativo fallito a causa del maltempo persistente) – Nel corso della spedizione sono state salite una serie di cime vergini (cordone “Vittoria Alata”) la più importante delle quali è stata dedicata ad Andrea Oggioni.
1968 - "Via Angelo Bozzetti", sull'Anticima Nord della Busazza parete Ovest con l'amico Josve Aiazzi.
1971 - Ande Patagoniche: Spedizione “Città di Rovereto” al Pilone Orientale del Fitz Roy (causa tempo impossibile “il Pilone ha detto No”). Nonostante il tempo inclemente sono state salite alcune cime minori dedicate ad amici scomparsi; sulla cresta Est degli Italiani e sulla creta Ovest che iniziano dal lago di Los Tres).
1976 - Tentativo di recupero delle salme di Filippo Frasson e Marco Bianchi caduti dalla parete Ovest del Fitz Roy. Il gruppo di alpinisti era composto da: A. Aste, Mariano Frizzera, F. Solina, Cesarino Fava, Padre Ernesto Milan, Attilio Frasson e Boris Cambic.
1978 - Prima solitaria allo Spigolo della Torre della Vallaccia (Monzoni).
1985 - Ande Patagoniche: spedizione al Cerro Astillado (ora torre Giovanni Spagnolli) per ricordare la memoria di questo grande amico già presidente nazionale del CAI. Componenti: A. Aste, Fabrizio Defrancesco, Mario Manica e Mariano Marisa.