"Per un alpinista le vie nuove sono le sue opere d'arte.“

1958 - Pale di San Martino. Punta Chiggiato. Via della parete Nord.

16 - 19 agosto. Con Franco Solina.
La stagione 1958 segnerà per me e per Franco l'inizio delle grandi vie nuove. Pure questa via era già stata tentata da Oggioni e Aiazzi. Per noi é stata una salita abbastanza contrastata. Infatti, da metà parete, sotto la parte più difficile, ci cadde uno zaino con materiale e viveri assolutamente necessari. Fummo riforniti dal basso, un po' scendendo noi e un po' salendo da sotto i nostri provvidenziali sostenitori. Così il terzo giorno potemmo riprendere a salire un diedro giallo estremamente friabile, che io paragono a quello della via Carlesso-Menti alla Valgrande in Civetta. All'uscita dello strapiombo che sbarra il diedro, mi si levò un cuneo e feci un volo a testa in giù nel vuoto, trattenuto da un ottimo chiodo ad "U" che avevo messo in sicurezza. Ma ero rimasto incolume e risalii la corda a braccia. Sopra, feci un'ottima sicurezza con buoni chiodi, e Franco mi raggiunse subito. Lì dovemmo bivaccare in qualche modo. Sbirciando dal sacco da bivacco, le luci di Falcade ci sembravano stelle di un unico firmamento.
Il giorno dopo, sempre con la massima attenzione per la pessima qualità della roccia, salimmo in vetta e scendemmo subito al rifugio Mulaz, accolti con calore dal gestore Silvio Adami e dagli alpinisti presenti. Avevamo fatto una grande via, che non consiglio di ripete per la pericolosità del tracciato.

Punta Chiggiato via della parete Nord
Armando Aste e Franco Solina
Aste in arrampicata negli anni 60

"Le scalate e le spedizioni sono descritte, in modo particolareggiato e in ordine cronologico, nel mio primo libro (ora introvabile) PILASTRI DEL CIELO.“